Milano, 25/05/2016 – Tra le diverse applicazioni da usare come navigatore sul proprio smartphone ce n’è una che ha riscosso un discreto successo: Waze. Questa app, nata in Israele per poi essere successivamente acquisita da Google, basa il suo funzionamento sui dati inviati dai propri utenti mentre sono alla guida. Dati che vengono condivisi e resi disponibili in tempo reale sul display del cellulare, segnalando ad esempio un incidente e consentendo quindi agli automobilisti che devo transitare su quel tratto stradale di valutare una strada alternativa. E’ facile quindi intuire che una applicazione del genere permette anche di valutare quali sono le città più trafficate o quelle più a rischio di incidente. E infatti ecco che i dati inviati da 50 milioni di utenti in 32 paesi e 167 città forniscono un quadro d’insieme molto preciso. Tra i paesi dove si guida meglio ci sono i Paesi Bassi, mentre quello meno guidabile è El Salvador. Phoenix è la città in cui gli automobilisti sono meno stressati. Di tutt’altro tenore la vita in auto dei cittadini di San Salvador. I Paesi Bassi sono il miglior paese al mondo dove guidare, El Salvador è il primo da evitare, mentre tra le città leader assoluta è Phoenix, nello stato americano dell’Arizona, con San Salvador che è invece l’incubo più grande degli autisti. La classifica è stata stilata da Waze, l’app per la valutazione del traffico, incidenti e code sulle strade basata sulle segnalazioni fornite dai guidatori, che ha esaminato i dati inviati da più di 50 milioni di utenti, sparsi tra 32 paesi e 167 città metropolitane.
L’analisi del Driver Satisfaction Index (cioè l’indice di felicità dell’automobilista) rivela che dietro all’Olanda, in cima un po’ a sorpresa considerata l’alta densità abitativa in tutto il paese (maggiore è solo quella di Bangladesh, Corea del Sud e Taiwan) si trovano Lettonia, Usa, Svezia e Repubblica Ceca. A scandire le posizioni sono i parametri stabiliti dall’applicazione nata in Israele e acquisita da Google nel 2013.
Con una forbice di giudizio tra 1 (pessimo) e 10 (soddisfacente), gli utenti hanno disegnato le condizioni delle rispettive aree di competenza in base a questi sei riferimenti: le condizioni del traffico (in base a frequenza e lunghezza ingorghi), i servizi per l’autista (come la quantità di pompe di benzina, presenza di parcheggi), l’infrastruttura e la qualità delle strade, la sicurezza dei guidatori in relazione agli incidenti, gli aspetti socio-economici riguardo al prezzo del carburante o alla facilità per l’acquisto di un auto e, in ultimo, la Wazeyness, cioè il livello di disponibilità e felicità degli utenti della community di Waze.
Proprio davanti a tali elementi, scorrendo l’elenco dei paesi meraviglia l’ottavo posto dell’Italia, staccata di poco da Francia e Belgio (6,8 contro una valutazione complessiva di 6,9 e 7,0). Gran parte del merito dipende da Milano, considerata l’ottava miglior città del mondo dove muoversi in macchina: il capoluogo meneghino, che con 225mila utenti attivi ha la community Waze più ampia del paese, è premiato in particolar modo per il traffico, il contesto socio-economico e i servizi a disposizione degli automobilisti. Roma, secondo centro italiano con 220mila autisti che usano regolarmente Waze, è invece frenata dalla frequenza delle code, mentre Bologna (ferma a 20mila utenti attivi) vanta l’infrastruttura stradale migliore in Italia.
Nonostante il risultato più che apprezzabile, le nostre città spiccano in negativo per la Wazyness, perché felicità e guida cittadina non vanno propriamente a braccetto, anzi. Del resto l’analisi di Waze mostra pure che, in media, milanesi e romani devono sorbirsi ogni giorno circa 80 minuti nel traffico per il tragitto casa-lavoro-casa. Farli col sorriso sulla bocca è chiedere troppo.
Di Giovanni Minieri